Lungo la Via della Spina, che da Campello sul Clitunno risale fino all’abitato della Spina per poi entrare nel Cammorino e ridiscendere sino a Molini, di fronte all’imbocco della valletta delle Canapine, c’è la piccola chiesa campestre romanica di S. Chiara, un tempo dedicata a S. Paolo, come risulta dalle Rationes Decimarum e dal Codice Pelosius del XIV secolo, e forse costruita, date le caratteristiche del sito, sul luogo di un preesistente tempio pagano.
In occasione della sua Visita pastorale del 1713, il vescovo Lascaris così la descrive: “ha una struttura oblunga, con pavimento e tetto in laterizio, unica porta, unico altare adorno di un quadro dipinto nella parete con l’immagine del Santissimo Crocefisso della Beata Vergine Maria e S. Giovanni“. Probabile resto di un monastero femminile dedicato a Santa Chiara, abbandonato già in epoca medioevale, la chiesa ha versato fino a non molto tempo fa in stato di abbandono e recentemente restaurata.
La chiesa di S. Chiara, come documentato dal Catasto settecentesco di Cammoro conservato nell’Archivio Storico Comunale di Sellano, era collegata alla Valle di Cammoro dalla Via Paganuccia, ora quasi del tutto scomparsa, che terminava al sito denominato Fonte Paganuccia, situata alle pendici del Castello, e il cui nome fa supporre che mettesse in comunicazione antichi luoghi di culto pagano, forse perdurati nel tempo.
Tra gli altri edifici di culto presenti nel territorio va poi ricordata la più antica chiesa parrocchiale di Cammoro, la Chiesa di S. Lucia, costruita intorno al XIII secolo e recentemente restaurata dopo il terremoto del 1997. Di particolare bellezza gli affreschi quattrocenteschi attribuiti alla scuola folignate e la cappella ottagonale costruita a ridosso della struttura principale nel XIV secolo.